Euro 7: cosa cambia per i camionisti    

Le normative Euro 7 stanno per entrare in vigore: ecco cosa cambia per camionisti e fleet manager e perché adeguarsi per tempo

I tempi sono maturi, si parla ormai da tempo di normativa Euro 7 e dei nuovi scenari sulla mobilità e la circolazione sulle nostre strade, vediamo che cosa sappiamo oggi e che cosa cambia per i camionisti e per chi gestisce le flotte aziendali.

Normativa Euro 7 in breve: che cosa sappiamo oggi

Euro 7 è il nuovo standard europeo per le emissioni dei veicoli, nuove regole a cui tutti si dovranno uniformare a partire da una data precisa. Le stesse regole saranno valide per:

  • i veicoli leggeri, come auto e furgoni, quindi mezzi facenti parte delle categorie M1 e N1;
  • i veicoli pesanti, settore che ci interessa, quindi camion, autobus, veicoli facenti parte delle categorie M2, M3, N2, N3 e rimorchi O3/O4.

Quali sono le novità più importanti che porta in campo la normativa Euro 7 rispetto a quella attualmente in vigore:

  • non si parla più solo di emissioni allo scarico, ma anche di particolato proveniente dai freni e residui dovuti all’usura degli pneumatici;
  • cambiano i limiti, e diventano più stringenti: questo riguarda soprattutto i mezzi pesanti e inquinanti nuovi o non ancora regolamentati al momento;
  • i requisiti ambientali dovranno essere mantenuti per un maggior numero di chilometri/anni;
  • i veicoli pesanti dovranno sottostare a nuove regole per quanto riguarda le emissioni di CO2, che diventeranno ancora più stringenti nei prossimi anni, seguendo differenti step;
  • uso maggiore del RDE, Real Driving Emissions, che consente di misurare le emissioni non soltanto in laboratorio, ma anche e soprattutto in condizioni reali.

Quando entra in vigore

Non c’è una data certa e confermata, anche se l’UE ha già approvato la regolamentazione. Alcune norme Euro 7 per veicoli leggeri sono già entrate in vigore nel 2025, mentre per i mezzi pesanti non sappiamo ancora quando saranno attive. Lo scopo è dare tempo alle aziende e all’industria di adattarsi.

Cosa cambia in particolare per i camion

La normativa porta delle modifiche sostanziali per autocarri e camion, tra cui:

  • i limiti di emissione saranno più severi e stringenti, per particolato, numero di particelle, NOx e alcuni nuovi inquinanti;
  • come già anticipato, i requisiti di emissioni non includeranno più solo lo scarico, ma anche usura di componenti quali freni e gomme, che dovranno seguire determinati standard specifici per la misurazione;
  • non più solo test in laboratorio: sarà sempre più utile la parte RDE, ovvero il controllo e test delle emissioni in condizioni reali (clima, carico, strada, ecc.);
  • per contenere l’attrito e l’usura, potranno essere richiesti alcuni importanti cambiamenti nei materiali utilizzati per i freni e per gli pneumatici, per l’aerodinamica e i sistemi di filtrazione presenti sui veicoli.

Cambiamenti dal punto di vista operativo e di gestione

Che cosa comportano tutti i cambiamenti previsti dalla nuova normativa Euro 7:

  • attenzione alla manutenzione, per poter mantenere le prestazioni ambientali richieste. I controlli dovranno essere più attenti, frequenti e mirati;
  • tecnologia e acquisto richiederanno maggiori costi, serviranno infatti sistemi avanzati per rendere i veicoli conformi all’Euro 7, come per esempio materiali speciali, filtri particolari, sistemi per abbattere le emissioni e altro ancora;
  • serviranno dispositivi di monitoraggio e misurazione a bordo, in grado di verificare le emissioni in condizioni reali;
  • cambiamenti nel ciclo di vita e valore residuo dei mezzi: se i veicoli mantengono prestazioni elevate nel tempo, allora il valore residuo rimane alto, altrimenti potrebbero riscontrare problemi per revisione e omologazione.

Che cosa cambia per i camionisti

Gli autisti e operatori del settore dovranno affrontare diverse novità in seguito all’introduzione della normativa Euro 7, tra cui:

  • possibilità di dover sottostare a restrizioni maggiori per i mezzi più inquinanti nei centri urbani, ma anche di tariffe o pedaggi in base alle emissioni e a zone a traffico limitato più restrittive;
  • importanza maggiore per manutenzione ordinaria e per i controlli legati alle emissioni;
  • necessità di usare veicoli con nuove tecnologie per pratiche operative differenti, come filtri e sistemi di post trattamento, per riscaldamenti speciali, gestione delle batterie, warm-up del motore.

Che cosa cambia per i fleet manager

Anche i proprietari e/o gestori di flotte aziendali subiranno le novità introdotte dall’Euro 7, in particolare:

  • manutenzione e riparazioni camion, cambia il budget, è necessario rivedere i costi legati a filtri, sistemi antinquinamento, formazione del personale su nuove tecnologie e normative;
  • cambiano le scelte d’acquisto, perché il rinnovamento del parco veicoli deve tener conto solo dei mezzi Euro 7 compliant, valutando anche la possibilità di acquistare mezzi elettrici o ibridi, se più convenienti dal punto di vista delle emissioni;
  • diventa fondamentale raccogliere dati su emissioni, consumi e condizioni dei veicoli e delle loro batterie in caso di mezzi EV, pianificando i controlli necessari e obbligatori per la normativa Euro 7;
  • importante valutare l’intero ciclo di vita dei veicoli, quindi non solamente il costo iniziale, ma anche come i veicoli mantengono le loro prestazioni nel tempo e per quanto, analizzando costi di manutenzione e operativi e valore residuo;
  • ci saranno normative differenti anche a livello locale, città con regolamenti più stringenti per tariffazione e accesso dei mezzi inquinanti: per evitare problemi, i gestori delle flotte dovranno probabilmente anticipare i cambi generazionali.

Quali sono le sfide per il futuro

Esistono dei punti critici e delle sfide che la normativa Euro 7 porterà con sé e che tutti gli attori del settore devono già iniziare a tenere in conto:

  • maggiori costi, soprattutto per le flotte più grandi e ancora formate da veicoli più datati;
  • non tutti i produttori sono già pronti a questo cambiamento, sarà necessario un adeguamento tecnologico importante, in alcune aree servono – per esempio – infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici, oggi carenti;
  • il personale che si occupa di controllo delle emissioni, di manutenzione ma anche di conduzione dei veicoli pesanti deve essere adeguatamente formato, servono corsi e aggiornamenti relativi alla normativa Euro 7;
  • nei singoli Paesi o nelle città potrebbero esserci ostacoli normativi e autorizzativi da affrontare;
  • i mezzi pesanti che non saranno in grado di mantenere le prestazioni ambientali nel tempo, rischiano svalutazioni più serie, quindi cambia anche la valutazione del valore residuo.

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