Mezzi pesanti: quali sono e come vengono classificati
Nella macro categoria di mezzi pesanti rientrano differenti veicoli: per sapere quale scegliere è importante sapere come vengono classificati e secondo quali caratteristiche
Quando si parla di mezzi pesanti, ci si riferisce agli autocarri e ai camion. Ci sono però differenti categorie da tenere presente, ed esiste una classificazione internazionale. Vediamo di che cosa si tratta e quali sono le regole che bisogna conoscere per guidare nel pieno rispetto della legge.
Mezzi pesanti: cosa sono
Per essere identificati come mezzi pesanti, i veicoli devono avere determinate caratteristiche. Autocarri e camion, in particolare, sono in grado di trasportare autonomamente le merci su strada.
Non è tutto, i mezzi pesanti devono essere dotati di un vano di carico o di un cassone di una determinata dimensione, e ci sono casi in cui sono previsti anche degli apparecchi da lavoro specifici. Il camion in genere offre la seduta del conducente e almeno un altro posto (o due al massimo) per eventuali passeggeri.
La legge italiana prevede che sul camion possano viaggiare esclusivamente le persone addette alla guida. Gli autocarri silos sono un’altra categoria di mezzi pesanti: trasportano merci pericolose, che necessitano di particolari accorgimenti per guidare in sicurezza. Ma vediamo tutto nel dettaglio.
Classificazione internazionale dei mezzi pesanti
Le categorie internazionali dei mezzi pesanti sono quattro in tutto:
- N: mezzi a motore con 4 ruote destinati al trasporto merci;
- N1: mezzi con massa massima non superiore a 3,5 t destinati al trasporto merci;
- N2: mezzi con massa massima superiore a 3,5 t, ma non oltre 12 t, per trasporto merci;
- N3: mezzi con massa massima superiore a 12 t destinati al trasporto merci.
Traffico mezzi pesanti: la normativa
Nell’UE esistono normative specifiche introdotte dalla Commissione Europea, con l’obiettivo di regolamentare la circolazione dei mezzi pesanti:
- sono stati imposti determinati limiti di velocità, che aiutano a prevenire incidenti alla guida. Gli stessi sono differenti in base al Paese di riferimento, alla tipologia di strada (urbana, extraurbana, superstrada, autostrada) e alla categoria e peso del veicolo;
- vengono imposte limitazioni alla circolazione dei mezzi pesanti, in particolari giornate e periodi dell’anno, soprattutto per contrastare esodo e controesodo estivo e per agevolare i viaggi durante i fine settimana e per determinate festività, per evitare la formazione di traffico eccessivo;
- implementazione di dispositivi ELD (Electronic Logging Device, ovvero dispositivo di registrazione elettronico). Si tratta di particolari sistemi che si connettono al motore di un veicolo dando ai conducenti la possibilità di monitorare tutte le attività di guida: sono stati pensati contro l’affaticamento del conducente;
- uso degli specchietti per i punti ciechi e videocamere (in Paesi Bassi e Belgio);
- dispositivi elettronici di stabilità, utili per migliorare le frenate e il controllo generale dei mezzi pesanti.
I più diffusi
Tra tutti i mezzi pesanti esistenti, vediamo quali sono le categorie più diffuse e le loro caratteristiche:
- furgoni: categoria N1. Veicoli commerciali con massa massima inferiore a 3,5 t e cabina incorporata. Devono prevedere, per legge, una protezione rinforzata tra la cabina e il vano merci. Non sono soggetti alle limitazioni del traffico dei mezzi pesanti, sono perfetti per la circolazione all’interno dei centri urbani. Si guidano anche solo con la patente B;
- autocarri con cabina allungata: comunemente definiti pick-up, possono essere a cabina singola e a cabina doppia, sono i mezzi ideali nei settori del giardinaggio e dell’edilizia. Fanno parte della categoria N1 e si possono guidare con patente B. Il cassone può essere coperto da un telo impermeabile, utile per proteggere il carico;
- autocarro furgonato con sponda montacarichi posteriore: tra i camion più diffusi. La cabina e il cassone furgonato poggiano sullo stesso telaio. La sponda idraulica è perfetta per caricare e scaricare merci su pallet. Massa minima 3,5 tonnellate, si guidano con patente C. La massa massima è di 18 t per i veicoli a 2 assi, 26 tonnellate per quelli a 3 assi e 32 tonnellate per i 4 assi. La lunghezza massima è 12 metri;
- autocarri con silos o cisterna al posto del vano di carico, adatti per il trasporti di polveri e liquidi. In genere si usano per merci infiammabili e pericolose, rispettando le norme di sicurezza e ADR (Accordo Internazionale per il Trasporto Merci Pericolose su Strada). La cabina e la cisterna devono essere separate da pareti di sicurezza che proteggono gli occupanti, nonostante poggino sullo stesso telaio. La massa massima è di 32 tonnellate, lunghezza 12 metri e patente C;
- autoarticolati o bilici: sono i mezzi pesanti più capienti e grandi. In questo caso il trattore stradale non ha il vano di carico ma una ralla su cui è fissato il semirimorchio per il trasporto di merci. Per i veicoli con 3 assi la massa massima è di 30 tonnellate, con 4 assi di 40 tonnellate, con 5 o più assi è di 44 tonnellate. Lunghezza massima 18,75 metri per legge, si tratta di mezzi pesanti che si guidano con patente C;
- autotreni, si usano per il trasporto merci: sono i più grandi, senza considerare quelli per i trasporti eccezionali. All’unità tradizionale (cabina e vano di carico) si aggiungono uno o più rimorchi senza motore. Massa massima 24 tonnellate se hanno 3 assi, 40 tonnellate con 4 assi e 44 tonnellate con 5 o più assi. Anche in questo caso parliamo di 18,75 metri di lunghezza e guida con patente C;
- autocarri ribaltabili: il cassone idraulico si solleva e si inclina, utile per materiale quali sabbia e ghiaia. Lunghezza e carichi seguono le norme degli autocarri standard, serve anche in questo caso la patente C;
- veicoli a uso speciale, usati per particolari lavori e attività, dotati di attrezzature apposite come ambulanze, autospazzatrici, ambulanze, bisarche, soccorso stradale e simili.