Caro carburante e bonus per il settore dell’autotrasporto

Il caro carburante in Italia è diventato ormai un’enorme piaga, i costi alla pompa sono un incubo per famiglie e ditte di autotrasporto: una possibile soluzione

La situazione italiana relativa al caro carburante è diventata insostenibile. Le famiglie del Bel Paese soffrono un aumento vertiginoso dei prezzi della benzina e del diesel alla pompa, ma non sono le sole: anche le aziende di autotrasporto devono fronteggiare dei costi oltre il limite del possibile.

Motivo per il quale il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a un certo punto deve necessariamente intervenire con delle forme d’aiuto per le ditte di autotrasporto merci per conto di terzi. E oggi lo ha fatto con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del 26 luglio, che recepisce le modifiche adottate dalla Commissione Europea e modifica il precedente (30 settembre 2022) attuativo della misura introdotta dal decreto energia.

I decreti

I decreti che definiscono le regole attuative dei crediti di imposta per le imprese di trasporto sono stati firmati, l’obiettivo è sostenere le aziende del settore e riuscire ad attenuare gli effetti economici conseguenti al caro carburante, che sta “devastando” famiglie e imprese.

All’articolo 14 del decreto legge 144/2022 è previsto lo stanziamento di 100 milioni di euro per questo obiettivo: 85 milioni alle imprese del settore autotrasporto di merci, 15 milioni di euro alle imprese che lavorano nel settore del trasporto di persone.

Nel primo caso – imprese dell’autotrasporto merci – il credito d’imposta è un diritto di cui possono beneficiare tutte quelle realtà che hanno sede legale o stabile organizzazione e che per la loro attività usano mezzi di categoria euro V o superiore, di massa complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate.

In cosa consiste il bonus? Si tratta in particolare di un credito d’imposta fino a un massimo del 28% delle spese sostenute (al netto dell’imposta sul valore aggiunto) nel primo trimestre del 2022 per l’acquisto di gasolio (devono essere chiaramente esposte le relative fatture d’acquisto).

Nel secondo caso – trasporto di persone – possono beneficiare del credito d’imposta solo le imprese iscritte nel Registro elettronico nazionale (Ren), misura massima del bonus è il 12% della spesa sostenuta nel secondo semestre del 2022 (anche in questo caso, al netto dell’imposta sul valore aggiunto e con fatture che provino l’acquisto).

Caro carburante e bonus

Si tratta di agevolazioni che possono eventualmente essere cumulate con altre sugli stessi costi, se e solo se il cumulo non va a superare la spesa sostenuta, tenendo comunque conto che le agevolazioni non concorrono alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive (lo stesso vale per i crediti di imposta).

Come richiedere il bonus

Verrà realizzata una piattaforma online dedicata per inoltrare le istanze per l’accesso ai contributi, le aziende dovranno inserire i dati richiesti per la determinazione del credito concedibile:

  • identificazione impresa;
  • fatture di acquisto del gasolio;
  • totale somma spesa;
  • veicoli per cui è stato acquistato il gasolio.

Al momento mancano i decreti direttoriali del Mit per poter sapere le modalità di presentazione delle domande e di erogazione delle misure di sostegno.

Il Mit trasmetterà all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle imprese che possono beneficiare dei crediti di imposta e l’importo concesso a ognuna di loro. Una volta passati dieci giorni da quel momento, i crediti saranno disponibili e potranno essere usati in compensazione fino al 31 dicembre 2023 presentando il modello F24.

Di recente la comunicazione della Commissione Europea denominata “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina”, ha fatto passare la soglia massima del credito d’imposta per ogni impresa da 500.000 euro a 2 milioni, e ha fatto slittare il termine entro il quale è possibile concedere l’agevolazione al 31 dicembre 2023.

La misura massima del tax credit che può essere assegnato è pari al 15% del costo di acquisto, al netto dell’IVA, del componente che serve per la trazione dei mezzi.

Come gli autotrasportatori possono usufruire del contributo offerto? Solo in compensazione presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione (codice tributo 7051).