Emissioni inquinanti camion: i nuovi target UE e i biocarburanti

L’Europa mira a ridurre le emissioni inquinanti di auto e camion di almeno il 55% entro il 2030

Attraverso la nuova normativa europea sul clima “Pronti per il 55%”, l’Europa intende perseguire l’obiettivo climatico che mira a ridurre almeno del 55% le emissioni inquinanti entro il 2030. I Paesi membri lavorano alla realizzazione di una normativa ad hoc per conseguire questo obiettivo e rendere l’UE climaticamente neutra entro il 2050.

Pronti per il 55% è un pacchetto di proposte utili ad aggiornare le normative UE e creare iniziative che possano portare le politiche a essere in linea con i nuovi obiettivi climatici concordati dal Consiglio e dal Parlamento Europeo.

Emissioni inquinanti auto e furgoni: le norme

Quelle che provengono da furgoni e autovetture rappresentano il 15% delle emissioni totali di biossido di carbonio in UE.

L’Europa lavora proprio per la revisione delle norme in materia di emissioni di CO2 di questi veicoli, nell’ambito del pacchetto “Pronti per il 55%”. Secondo la nuova proposta, dovranno essere raggiunti progressivamente tutti gli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti a livello europeo, compreso l’abbattimento del 100% delle emissioni per i veicoli nuovi nel 2035.

Il nuovo regolamento è stato adottato da parte del Consiglio Europeo nel mese di marzo 2023.

Sulle emissioni inquinanti parla Federauto

Sembrano essere ancora troppe le controversie che minano il percorso della transizione verso la neutralità ecologica. Massimo Artusi, il vicepresidente di Federauto con delega Trucks&Van, sostiene che il progresso verso la transizione energetica in Europa sia accompagnato da un continuo appoggio dei media ai veicoli 100% elettrici e che non si pensi abbastanza alla possibilità di usare i biocarburanti a zero emissioni anche dopo il 2035.

In molti si concentrano esclusivamente sui minori costi di rifornimento delle auto elettriche, altri sottolineano come il numero di colonnine di ricarica continui a crescere, ma la realtà è un’altra. Ci sono organizzazioni ambientaliste che bocciano i biocarburanti senza alcuna riserva, e poi c’è chi pensa che invece possano salvare i motori termici anche dopo il 2035.

I veicoli elettrici continuano a essere proposti come l’unica soluzione possibile per abbattere le emissioni di CO2, ma potrebbe non essere così, almeno non per tutti.

Secondo Federauto però gli obiettivi della decarbonizzazione dei trasporti dovrebbero essere perseguiti con tutte le opzioni disponibili. È vero che l’alimentazione elettrica può essere importante in determinati ambiti, ma è fondamentale rendersi conto che l’elettrico non può avere il monopolio dell’autotrazione, senza pensare alle altre soluzioni che possono essere poco impattanti sul clima e sulla salute, soprattutto nel caso dei veicoli pesanti.

Ogni opzione possibile merita di essere approfondita, per poter trovare tutti i metodi utili a diminuire le emissioni inquinanti provenienti dalla circolazione dei camion, dei furgoni e delle auto in Europa.

È necessario percorrere ogni strada, sperando che possano essere considerate nuove soluzioni sconosciute da affiancare a quelle già in atto oggi.

L’UE considera i biocarburanti CO2-neutral

Nel mese di settembre 2023 l’Unione Europea si è espressa a favore dei biocarburanti, includendoli nella definizione di carburanti CO2 neutri.

Massimo Artusi, vicepresidente Federauto, ha dichiarato: “Il voto con cui la Commissione Trasporti del Parlamento Europeo ha espresso un parere secondo il quale anche i biocarburanti vanno inclusi nella definizione di carburanti CO2 neutri è un passo avanti verso quella soluzione equilibrata in grado di garantire contemporaneamente, attraverso un mix di soluzioni a zero climalteranti, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della transizione green”.

È importante comunque continuare a porre l’attenzione su queste tematiche, visto che al momento il parere espresso dall’UE può essere considerato solo come “un orientamento tecnico e politico” a favore di carburanti bio e carbon neutral.

Ora deve essere anche la Commissione Ambiente a dire la sua, è a questo organo che spetta l’ultima parola, una volta raccolti i pareri delle altre commissioni, sarà la volta della decisione parlamentare.

L’intero settore deve mantenere sempre alta l’attenzione, è fondamentale sapere che – se i biocarburanti e gli e-fuel meriteranno di essere inseriti come alternative green per salvare i motori termici anche dopo il 2035, senza pensare solo ed esclusivamente all’elettrico – è necessario continuare a ragionare sull’argomento, fino al momento in cui la proposta di regolamento non sarà definitivamente modificata.

Secondo Artusi di Federauto: “La strada per una soluzione realistica ai problemi climatici è ancora lunga da percorrere. Per parte nostra, noi siamo determinati a impegnarci, giorno per giorno, per far sì che il consenso su scelte logiche prevalga sull’approccio ideologico”.