Efficienza energetica nei veicoli commerciali pesanti
Approfondimento sulle strategie e sulle tecnologie utili per migliorare l’efficienza energetica nei veicoli commerciali pesanti
Viviamo l’epoca del consumo oltre ogni limite, dello spreco, dell’inquinamento, del cambiamento climatico, ma anche quella della ricerca di soluzioni, sistemi e tecnologie utili a mitigare tutti i danni appena elencati. Oggi vogliamo fare un focus su quella che possiamo definire come efficienza energetica nei veicoli commerciali pesanti, che cosa significa e quali sono i benefici.
Innanzitutto, migliorare questo aspetto e quindi servirsi di veicoli sostenibili è molto importante per la riduzione del consumo energetico e quindi anche dei costi operativi e delle emissioni inquinanti provenienti proprio dalla circolazione di questi mezzi. Di seguito vediamo alcune delle strategie più significative nell’ambito dell’efficienza energetica nei veicoli commerciali, come funzionano e quali conseguenze positive portano.
Nuove tecnologie avanzate per i motori
Partiamo proprio dalle basi, ovvero dalle tecnologie di propulsione di ultima generazione, che aiutano a ridurre emissioni, consumi, tempi e costi. Parliamo di:
- motori elettrici e ibridi plug-in, nuove tecnologie ricaricabili alla spina, alimentate da energia elettrica, totalmente o in parte;
- nuove generazioni di motori termici (diesel e benzina), dotati di sistemi di post-trattamento avanzati e gestione termica efficiente, che rendono consumi ed emissioni migliori;
- idrogeno, tecnologie che risultano utili per il trasporto pesante a lungo raggio, grazie a ricariche rapide e un’autonomia molto ampia.
Tecniche di manutenzione predittiva e preventiva
Manutenzione preventiva e predittiva, due aspetti di cui ormai abbiamo parlato infinite volte, e che sappiamo ridurre in maniera considerevole il consumo dovuto alle componenti auto (o veicoli pesanti, in questo caso) usurate.
Per riassumere, si tratta di due diversi approcci che permettono ad autisti e proprietari di flotte aziendali di evitare guasti e di ottimizzare le prestazioni dei veicoli. Nel caso della manutenzione preventiva, si tratta di interventi programmati eseguiti a intervalli di tempo regolari, che non dipendono dallo stato “di salute” del veicolo; sono quindi controlli che spesso aiutano a prevenire guasti, riducendo l’usura delle componenti grazie a verifiche pianificate e puntuali. Questa pratica è positiva perché diminuisce il rischio di guasti improvvisi (anche gravi, costosi e a volte irreversibili) ai veicoli commerciali, ma è importante considerare che potrebbe anche causare dei costi non sempre e del tutto necessari, nel caso in cui le componenti non abbiano problemi e, anzi, funzionino ancora bene. Ma è un rischio che si può (o si deve?) correre per avere una flotta sempre efficiente e in buono stato.
Nel caso della manutenzione predittiva invece pensiamo a interventi che mirano a valutare quelle che sono le reali condizioni dei vari componenti. Per farlo, gli esperti si servono di specifici sensori di monitoraggio continuo dell’usura, della temperatura, delle vibrazioni e altro e infine dell’analisi dei dati. L’obiettivo in questo caso è riuscire a prevedere il momento esatto in cui intervenire, prima che si verifichi un guasto. In questo modo si ottimizzano i costi, intervenendo solo quando serve davvero, ma chiaramente le competenze analitiche richieste e le tecnologie di monitoraggio di ultima generazione richiedono investimenti non indifferenti.
Controllo delle gomme e recupero dell’energia
In questo caso è bene sottolineare, come gli esperti ricordano sempre, che gli pneumatici a bassa resistenza al rotolamento migliorano l’efficienza fino al 5%. In questo caso può essere molto utile uno dei sistemi ADAS di nuova generazione di cui abbiamo parlato di recente, ovvero il TPMS, ormai presente su tutti i veicoli. Si tratta della tecnologia di controllo automatico della pressione degli pneumatici, che consente di evitare sprechi energetici causati da un gonfiaggio sbagliato delle gomme, oltre che di migliorare la tenuta su strada e quindi ridurre la possibilità di incidenti.
Tra i sistemi innovativi presenti a bordo, che possono migliorare l’efficienza energetica nei veicoli commerciali pesanti, ci sono anche:
- il conosciutissimo start & stop, che riduce il consumo soprattutto nei viaggi in città, su percorsi urbani e/o a basse velocità;
- i sistemi di frenata rigenerativa, che recuperano energia durante le fasi di decelerazione, per sfruttarla poi in viaggio (presenti su veicoli elettrici e ibridi).
Altri aspetti che possono migliorare l’efficienza energetica nei veicoli commerciali pesanti
Vediamo altre caratteristiche che possono contribuire alla riduzione del consumo energetico e alla creazione di nuovi veicoli sostenibili:
- design e aerodinamica: ci sono elementi che migliorano l’efficienza del mezzo perché riducono la resistenza all’aria del veicolo stesso. Tra questi possiamo citare deflettori, spoiler, minigonne. Anche la realizzazione di cabine più aerodinamiche può aiutare a diminuire i consumi alle velocità elevate, riducendo i vortici grazie al design studiato ad hoc;
- formazione dei conducenti, esistono dei programmi specifici (e lo abbiamo visto) che insegnano agli autisti professionisti quale stile di guida tenere per una riduzione dei consumi (anche fino al 15%) e un comportamento efficiente al volante;
- gestione del veicolo attraverso sistemi intelligenti in grado di analizzare manutenzione, consumi, stile di guida e differenti altre variabili in tempo reale, per suggerire poi comportamenti in grado di ottimizzare ognuno di questi aspetti;
- pianificazione percorsi: pensare prima alla strada da percorrere è utile per ridurre tempi morti e quindi consumi;
- cruise control predittivo, che regola la velocità grazie al GPS e ai dati topografici, anticipando pendenze e curve.