Sicurezza stradale per veicoli commerciali pesanti

Esploriamo normative e pratiche per garantire la sicurezza stradale dei veicoli commerciali pesanti: tutto quello che bisogna sapere a riguardo

La sicurezza stradale è un aspetto da non sottovalutare, che si viaggi con veicoli pesanti o leggeri, per il trasporto di cose o persone, per evitare problemi e sinistri. Per quanto riguarda il settore degli autotrasporti, tra i fondamentali dell’economia, sia a livello nazionale che internazionale, la sicurezza stradale è senza dubbio un tema di vitale importanza e che merita un approfondimento ad hoc.

Secondo i dati, più del 90% delle merci viaggia su quattro ruote: il trasporto su strada è quindi un settore rilevante, perché è grazie a questo che le merci arrivano nei supermercati, nelle aziende, presso i rivenditori e i produttori e infine nelle case dei consumatori. Il trasporto merci su ruota ha fatto sì che fosse fondamentale creare dei regolamenti legislativi sulla sicurezza stradale, che riguardano per esempio le ore di guida dei camion e dei mezzi pesanti, ma anche molti altri aspetti che andremo a vedere in questo articolo e che trattano anche le normative sul peso e le dimensioni dei veicoli da trasporto e tutte tematiche utili a garantire la sicurezza stradale e il corretto svolgimento delle attività di autotrasporto.

Sicurezza stradale: cosa dice la legge sul peso dei veicoli

Si tratta innanzitutto di normative indispensabili per evitare sovraccarichi che possono compromettere la stabilità del mezzo e quindi la sicurezza stradale. In Italia il peso massimo per un camion, in base alla sua configurazione, deve essere di 44 tonnellate. Sono previste eccezioni per mezzi specializzati o trasporti eccezionali, ma in questi casi servono delle autorizzazioni specifiche. Nel rispetto della norma bisogna calcolare il carico effettivo e il peso del veicolo, compreso il carburante, i passeggeri e accessori vari.

Dimensioni: cosa dice la normativa

Anche le dimensioni dei veicoli commerciali pesanti sono regolamentate dalla legge, in modo che i camion e gli altri mezzi simili non ostacolino in alcun modo il traffico e non provochino danni alle infrastrutture stradali. In Italia la legge prevede una lunghezza massima di 16,5 metri per i veicoli da trasporto, 4 metri di altezza massima. Anche in questo caso ci sono delle regole particolari per determinati veicoli, che gli autotrasportatori sono ovviamente chiamati a conoscere. Se si viaggia attraversando differenti Paesi, è bene informarsi sulle norme vigenti nello Stato di destinazione, per evitare problemi con la legge.

Cosa dice il Codice della Strada in Italia

È il Codice della Strada a disciplinare le normative sull’autotrasporto in Italia. Si parla in particolare di limiti di peso e dimensioni, ma anche di altri aspetti che riguardano sempre la sicurezza stradale, come autorizzazioni speciali, licenze di guida, monte ore al volante e così via. La legge vuole garantire un’attività di trasporto sicura, efficiente e in grado anche di rispettare l’ambiente, oltre a prevenire irregolarità, abusi e comportamenti che possono compromettere la sicurezza stradale.

Cosa dice la normativa europea

Non esistono solo leggi nazionali, ma anche normative europee per l’autotrasporto su strada. L’UE infatti prevede delle regole comuni e si occupa di armonizzare le leggi tra i vari Paesi membri, in modo da diminuire le difficoltà del trasporto transfrontaliero.

Una tematica molto importante è quella che riguarda le ore di guida dei conducenti di camion e mezzi pesanti. Purtroppo negli anni ci sono stati moltissimi incidenti in cui sono rimasti coinvolti veicoli commerciali pesanti, e una delle principali cause è stata la stanchezza, con conseguenti colpi di sonno o disattenzione da parte degli autisti professionisti.

Per questo la legislazione italiana, e anche quella europea, prevede oggi dei limiti sulle ore obbligatorie di guida e di riposo. Garantire la sicurezza stradale e condizioni di lavoro ottimali per tutti è di fondamentale importanza per viaggiare senza stress e pericoli. Per misurare i tempi di attività degli autotrasportatori viene utilizzato il cronotachigrafo, in grado di organizzare e monitorare l’attività lavorativa e di riposo dei conducenti.

Il regolamento europeo sulle ore di guida

Ogni autista professionista può guidare fino a un massimo di 9 ore al giorno, limite che può essere allungato di un’ora due volte a settimana (max 10 ore al giorno per due giorni). Per quanto riguarda i turni settimanali, il conducente deve guidare per un massimo di 56 ore obbligatorie e non deve superare l’orario di lavoro massimo di cui alla direttiva 2002/15/CE. Le ore cumulate di due settimane di guida consecutiva invece non possono essere superiore a 90.

È necessario alternare le ore di guida alle interruzioni, ovvero momenti di riposo obbligatori da rispettare durante un viaggio, che devono essere fatte ogni 4 ore e mezza di guida, con pause di 45 minuti. È stata aggiunta anche una nuova regola: in caso di multipresenza, ovvero più di un conducente disponibile, l’autista può fare la sua pausa di 45 minuti all’interno del mezzo pesante, che intanto viene guidato dal collega. Per farlo a norma di legge però è fondamentale che, durante l’interruzione, segua veramente il riposo, e non assista la persona che si mette al volante al suo posto.